blog di fabchi.
31 maggio, 2006
15 maggio, 2006
12 maggio, 2006
Valter e il Game Boy
sono stato a comprare il game boy a pietro. alla fine sono andato in via meda, che mi ero scordato. il negozio è gestito da una signora 70nne che ha esultato quando si è ricordata il termine "giochi platform" ("praticamente devi andare sempre dritto, non hai molto da stare lì a") e un ragazzino di 12 anni. quando gli ho chiesto se il gioco di kirikou fosse abbastanza semplice per un bambino di sei anni, e avendo io preferito il game boy color al game boy advanced (-20 euri), mi ha guardato come dire ma allora compragli dei bonghi.
l'advanced me lo consigliava di cuore, anche perché "ha la retroilluminazione, con questo qui invece se per esempio vuole giocare di notte non vede niente". l'ho tranquillizzato che se ci vuole giocare di notte ha da preoccuparsi più degli schiaffoni che del display retroilluminato.
l'advanced me lo consigliava di cuore, anche perché "ha la retroilluminazione, con questo qui invece se per esempio vuole giocare di notte non vede niente". l'ho tranquillizzato che se ci vuole giocare di notte ha da preoccuparsi più degli schiaffoni che del display retroilluminato.
Gattone sul calcio
Da: Gattone A: Tutti | 5919544.1 12/05/2006 alle 12:54 |
La "conversazione" andò avanti per un bel po', non mancarono gli sfottò a Moratti che si faceva fregare dai procuratori, ma le frasi più importanti (non le ricordo tutte con precisione, sono passati troppi anni) riguardavano la "gestione arbitri". Il campionato precedente era quello famoso rubato all'Inter di Simoni e Ronaldo, io da interista ero alquanto furioso come potete immaginare. Per cui, quando uno dei giornalisti, parlando dei sottintesi "favori" evidentemente richiesti da Moggi, disse: "Ma sì... quei due o tre favori nei momenti più importanti...", io non ci vidi più e sbottai: "Certo che se poi i favori sono dodici o tredici come l'anno scorso".
Vorrei avere filmato le facce allibite del dirigente e dei giornalisti. Mi guardarono, pallidi e preoccupati. E io mi maledissi per aver lasciato il mio registratore professionale (ero andato in America a fare un servizio giornalistico su un'azienda) in valigia.
Sentii anche molte altre cose, ma qui mi fermo perché penso che sia abbastanza chiaro. Da quel giorno ho iniziato una mia personale crociata anti-questo-calcio e ovviamente ho spesso polemizzato sugli arbitraggi pro-juve, beccandomi risposte piccate da tifosi che negavano l'evidenza (non ce l'ho con loro, in quanto tifosi li posso anche capire). Quello che sta succedendo ora lo considero una specie di risarcimento personale per aver saputo una parte della verità senza poterlo raccontare.
10 maggio, 2006
1 bicchiere al giorno.jpg (JPEG Image, 947x711 pixels)
Ecco i ragazzi dell'associazione "1 bicchiere al giorno", per combattere l'alcoolismo imperante, soprattutto tra i giovani.
1 bicchiere al giorno.jpg (JPEG Image, 947x711 pixels)
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09 maggio, 2006
"Sistemiamo la segretaria se no scoppia il bubbone" - Serie A - Calcio - Sport - Repubblica.it
"Sistemiamo la segretaria se no scoppia il bubbone" - Serie A - Calcio - Sport - Repubblica.it: "Moggi, Pairetto, Mazzini: una fitta rete di rapporti fin
dentro i palazzi del calcio. Con il dg Juve gran regista
'Sistemiamo la segretaria
se no scoppia il bubbone'
di MARCO TRAVAGLIO
'Sistemiamo la segretaria
se no scoppia il bubbone'
L'ex arbitro e designatore
Pierluigi Pairetto
ROMA - C'è il folklore: Luciano Moggi chiama Aldo Biscardi ('amore', 'angelo'), il giornalista gli rinfaccia una scommessa vinta e mai pagata, allora il direttore generale della Juventus è costretto a ricordargli di averlo già onorato con 'un orologio da 40 milioni'. C'è il conflitto d'interessi di Alessandro Moggi, figlio d'arte, che con la sua società Gea smista giocatori a destra e manca con l'amorevole aiuto e consiglio di papà Luciano nella sua tripla veste di genitore, dg della Juventus e regista di una bella fetta del mercato pallonaro. C'è il controllo militare sui designatori arbitrali: da un lato Pierluigi Pairetto, che Moggi al telefono chiama 'Pinochet'; dall'altro Paolo Bergamo, detto 'Atalanta'. Ci sono i dirigenti delle istituzioni, Figc e Uefa, piegate a interessi di parte: per sistemare gli amici e soprattutto per avere arbitri amici, in campionato (sorteggio parziale con "
dentro i palazzi del calcio. Con il dg Juve gran regista
'Sistemiamo la segretaria
se no scoppia il bubbone'
di MARCO TRAVAGLIO
'Sistemiamo la segretaria
se no scoppia il bubbone'
L'ex arbitro e designatore
Pierluigi Pairetto
ROMA - C'è il folklore: Luciano Moggi chiama Aldo Biscardi ('amore', 'angelo'), il giornalista gli rinfaccia una scommessa vinta e mai pagata, allora il direttore generale della Juventus è costretto a ricordargli di averlo già onorato con 'un orologio da 40 milioni'. C'è il conflitto d'interessi di Alessandro Moggi, figlio d'arte, che con la sua società Gea smista giocatori a destra e manca con l'amorevole aiuto e consiglio di papà Luciano nella sua tripla veste di genitore, dg della Juventus e regista di una bella fetta del mercato pallonaro. C'è il controllo militare sui designatori arbitrali: da un lato Pierluigi Pairetto, che Moggi al telefono chiama 'Pinochet'; dall'altro Paolo Bergamo, detto 'Atalanta'. Ci sono i dirigenti delle istituzioni, Figc e Uefa, piegate a interessi di parte: per sistemare gli amici e soprattutto per avere arbitri amici, in campionato (sorteggio parziale con "
08 maggio, 2006
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