blog di fabchi.

12 dicembre, 2005

Peppino Prisco - 2001















Pensiero a Peppino Prisco

Un ricordo del compianto Peppino: come diventò tifoso.

“Il mio primo ricordo risale agli anni 1929-30. Allora abitavamo in corso Buenos Aires, al 66, dove sono nato. Ogni domenica venivano a trovare i miei genitori i loro carissimi amici Pasquale e Antonietta Bussola […] . Una domenica di primavera gli zii Bussola arrivarono con un pacchetto di dolci Alemagna. Mio padre si scandalizzò:” Ma come, siete nostri ospiti e portate voi i dolci!” Era quasi un’offesa. Ma loro spiegarono: “Eh no, oggi bisogna festeggiare. L’Inter (per loro era l’Inter comunque, anche se ufficialmente si chiamava Ambrosiana), l’Inter oggi ha sconfitto il milan nel derby e noi in queste occasioni facciamo sempre festa”.

Io ero un bambinetto di otto anni, non avevo mai sentito parlare di Inter e milan, ma quei dolci, e la ragione di quella festa, li ricordo ancora molto bene. […] Quella domenica di un derby vinto all’Inter, chiesi a mia madre che cos’erano Inter e Milan. Le spiegazioni che mi vennero date erano molto relative perché mio padre e mia madre non erano tifosi. I tifosi allora erano pochi e gli appassionati che seguivano tutti gli incontri pochissimi. Comunque proprio lo zio Pasquale mi portò da allora a vedere qualche partita dell’inter che giocava in quegli anni in via Goldoni."

Fonte: "Pazzo per l'Inter" - O. Del Buono