blog di fabchi.

27 ottobre, 2006

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“Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato, in modo che la nostra anima abbia dove andare quando muoriamo, e quando la gente guarderà l’albero, o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purché si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos’altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l’uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere, sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, sul quel prato; ma il vero giardiniere vi resterà per tutta una vita”.

Da ‘Fahrenheit 451’ di Ray Bradbury

26 ottobre, 2006

Le tue mani si sono gonfiate, riusciamo a togliere l'anello della mamma. Lo indosserò per tutto il tempo. So che se starà sulla mia mano resisterai di più. Fino a quando non deciderai tu.
E' notte fonda, le 4.12. Ho un soprassalto, sento come una mano sopra di me che mi scuote. Mi alzo e la prima cosa che vedo è che l'anello si è sfilato. Sta di fronte a me, sul lenzuolo appoggiato sul mio corpo. Prendi un respiro profondo, forzato. Un rantolo. E poi una pausa, interminabile. Aspetto. Nulla, non si sente più nulla. Ti guardo dal basso e nella stanza sento la tua libertà.
La luce fredda del neon è sopra la tua testa. L'ho accesa io, oramai non ti disturba più. Vedo il tuo volto consumato, la pelle che ricalca il tuo scheletro. Appoggio piano la mia mano senza anello sul tuo petto. Le mie dita si infilano tra le tue costole. Aspetto e non ti muovi.


Ti guardo e capisco che questo è il momento, il momento del silenzio. Katie si alza, mi viene vicino e mi abbraccia, piange con me.

17 ottobre, 2006

Per Non Dimenticare

per non dimenticare.

Lo scorso WE l'ho passato in Borgogna. Alcuni amici canadesi hanno deciso di tornare a casa e allora hanno organizzato una di quelle gite su chiatte, dove passi la giornata a sbattere da bordo a bordo, ad aspettare che il francese di merda di turno impieghi la sua ora ad aprire la chiusa per andare avanti, a dormire come in campeggio a prezzi scandalosi. Ma tant'è.
Comunque i miei amici hanno avuto la genialata di prenotare il pranzo in un 3 stelle michelin (miseajour.apicius.com/lorain/uk/dossierpresse.asp)

io e k siamo partiti alle 5 in una vetturetta noleggiata e, con contagiri in fiamme siamo arrivati al pelo in borgogna all'1, prima che il vissani francese ci mandasse affoutre.

La scena è stata stupenda, 11 persone al tavolo, 1 italiano (moi), 4 canadesi, 4 americani e 2 francesi di merda.
Atmosfera da high noon e io non dico niente. Sparerò dopo che qualcuno avrà estratto la pistola.

Quello che non vedo da più tempo mi guarda, aspetta il silenzio al tavolo e scimmiotta un italiano con le mani giunte in segno di "machecazzo" e dice in italiano "Fabiò, campionì dél mondò... maddàì". Tutti ridono per la battutona e io sono prontissimo.

Aspetto che si calmino e che mi guardino. Sorrido e guardo lontano sul fiume e scandisco come uno yankee, perché capiscano bene
"Oh, you're right. Didn't think about it. It's the first time I'm back in this country since I'm a Champion of the World. poooopopoppopooooo"
Tutti "OOOOOOOOOOOOOHHHHHH!" e citto.

Monava


Assolutamente adeguato, come messaggio

16 ottobre, 2006

Gaia e il Nonno

Gaia attraversa la stanza di corsa, entra nella sua cameretta e ne usce con il suo pupazzo preferito. Una bambola di pezza che tiene sempre abbracciata mentre piange per le punizioni delle marachelle.
La porta al nonno e, con voce sofferente, gliela offre dicendo: " Tieni Nonno, lei ti aiuta quando viene da piangere". Il nonno la prende e non dice nulla. Gli occhi restano acquosi e bassi.

12 ottobre, 2006

Shreck, quello vero

Altro che Shreck, bisognerebbe mostrare questo alla mia nipotina.

Foto: Orco di Berna

White Trash


Io so cos'è.
Ce l'ho in famiglia...

10 ottobre, 2006

Tutt'oggi

Mattina al centro CAAF, per risistemare le tasse prima della scadenza naturale.
1 ora e mezza di attesa in mezzo a persone anziane e assenti nella testa e nello sguardo.
La frase piu comune é 'devo solo far vedere una cosa', con neanche la cortesia di chiedere di passare. All'uscita niente scuse, né grazie.
Tutto naturale e se protesti - come ho fatto al terzo, un ragazzo giovane e tutto tirato - ti guardano stralunati e sconvolti dalla tua incomprensione.

Pomeriggio con due persone di 60 anni. forse più.
Uno dice "ah, stavo bene una settimana fa"
l'altra "perché"
"ero in Andalucia, a pancia all'aria. Uè, ma te set se u vist?"
"cosa?"
"una vegia, votant'ann, che in mezz alla spiagia, l'ha tiraa giò ul costuum e l'haa mess su i mutanduni dela guera."
"the chi, ma l'era straniera?"
"l'era tedesca"
"eh, el tzu. ul me nevut el va semper in francia, alle spiagie degli spogliarellisti. un tut sbiutaa!"

Nel Caos

08 ottobre, 2006

Texas Hold'em


Ho contribuito a creare un mostro



Foto: Gaia vince a Texas Hold'em contro lo zio Luca.

03 ottobre, 2006

Anniversario

Mi chiama mio padre, dall'altra stanza. Mi chiede che giorno è.
Sento Katie che mi dice "il 3!".
Riferisco.
Mio padre abbassa la testa assorto, poi la rialza e piano mi dice "oggi è l'anniversario di me e la mamma".
Non riesco a dire nulla. Poi riferisco a Katie. Stiamo lunghi momenti in silenzio, guardandoci negli occhi e pensando a cosa passa per la testa di mio padre. Poi, come per scuoterci, ci promettiamo di portare dei fiori al cimitero, domani.

Cosa Vorrei Mangiare

Suggerisce la Battazza

Zigoiner

Non farti fuorviare dal nome, gli zigoiner sono un piatto lombardo, lombardissimo



Corrompi un amico falegname, fatti preparare degli stecchi in abete o pino lunghi un 40 cm. con un diametro di
3 o 3 cm. Il legno deve essere assolutamente stagionato. Prepara un bel barbecue e nel frattempo metti a bagno ( la bagna deve essere fatta con olio extra vergine, sale grosso, ginepro, aglio, salvia, pepe in
grani) in una terrina un numero di fettine di carne tanti quanti saranno i tuoi invitati. Quando il fuoco è pronto ovvero senza fiamma ma solo vivida brace avvolgi sugli stecchi le fettine di carne facendole aderire ben bene agli stecchi.
Posale sulla griglia del barbecue e cuocile. Avrai servito ai tuoi ospiti gli
zigoiner, piatto semplice e veloce mutuato dalla tradizione delle
valli lombarde