blog di fabchi.

28 maggio, 2008

Ciao Mancio, Grazie.

dal sito bauscia

Nell'estate 2004 sei approdato all'Inter. Ti sei presentato a Milano in una gara amichevole in cui schierasti la primavera contro il Milan in un torneo estivo. Vincendo ai calci di rigore con i ragazzini. Hai concluso la tua prima stagione in nerazzurro regalandoci una Coppa Italia, a 23 anni dalla nostra ultima affermazione nella competizione. Nella stagione successiva (2005-2006) hai vinto la Supercoppa italiana (battendo la Juventus a Torino) e ancora una Coppa Italia (in finale contro la Roma). Col terzo posto in campionato, dopo i fatti di "calciopoli" e l'esito dei giudizi disciplinari, è arrivata anche l'assegnazione d'ufficio del tricolore, il quattordicesimo della storia nerazzurra.

Nell'agosto 2006 un'altra Supercoppa Italiana con l'Inter, che batte la Roma in rimonta. Il 17 dicembre di quello stesso anno, battendo il Messina, sei riuscito a superare il record di 8 vittorie consecutive per un allenatore nerazzurro. Serie positiva che prosegue quando nel gennaio successivo conquisti la vittoria consecutiva numero 14. A febbraio la squadra raggiunge quota 17: record di sempre. Nell'aprile 2007 con la vittoria per 2-0 sul Parma hai vinto la tua centesima partita in Serie A da allenatore interista; il 22 di quello stesso mese, battendo il Siena per 2-1 mentre la Roma perdeva a Bergamo, hai conquistato da allenatore il tuo primo scudetto sul campo, il quindicesimo per l'Inter. Contro la Roma abbiamo perso la successiva finale di Coppa Italia, la terza giocata di fila. Dopo aver vinto le prime due.

In Inter-Parma dello scorso gennaio hai tagliato il traguardo delle 200 panchine nerazzurre. Attualmente sei il terzo allenatore della storia dell'Inter per numero di panchine a un soffio da Giovanni Trapattoni. In vetta nella classifica di tutti i tempi è Helenio Herrera, il solo a precederti per numero di vittorie conseguite. Non hai avuto altrettanta fortuna in Europa, dove l'Inter è arrivata agl'appuntamenti decisivi sempre con qualche grave handicap in termini atletici o di assenze legate a infortuni. Tornano alla mente le tue lamentele verso lo staff medico. E non solo. L'amara eliminazione col Valencia con due pareggi è seguita, nel 2008, dall'eliminazione contro il Liverpool. Altrettanto amara. Contro gli inglesi l'Inter gioca oltre 100 dei 180 minuti in inferiorità numerica; a Liverpool la squadra nerazzurra perde 2-0 incassando due reti negli ultimi 5', quando all'assenza di Materazzi già espulso si aggiunge quella del secondo difensore centrale - Ivan Cordoba - colpito da grave infortunio al legamento crociato.

L'Inter subisce il contraccolpo e vi si aggiungono tanto i tormentati equilibri societari quanto una pressione mediatica costante, sfociata nella diffusione di intercettazioni prive di qualsivoglia rilievo penale (della questione "calcioscommesse", l'unica potenzialmente rilevante in termini di giustizia sportiva, in Procura non sanno niente) alla vigilia della sfida decisiva. Sfida che l'Inter, un gruppo che hai creato e traghettato (parlando quando dovevi parlare e tacendo quando dovevi tacere), vince a Parma conquistando il 18 maggio 2008 il tricolore numero 16 della sua storia centenaria, il terzo consecutivo (il secondo sul campo). Uno scudetto controvento, contro quelle che hai battezzato "vedove". L'Inter si gioca a testa alta un'altra finale di Coppa Italia, la quarta consecutiva, e il meritato pareggio si infrange sul palo della porta difesa da Doni e sulle sceneggiate provinciali dei romanisti; la tua Inter conquista il diritto a giocarsi la quarta finale di Supercoppa in agosto. E tu entri definitivamente nella storia del club nerazzurro regalando in 4 anni a Moratti ben 7 degli 8 trofei della sua decennale gestione presidenziale. Nessun allenatore era riuscito prima di te a conquistare tre scudetti consecutivi. E, purtroppo ne siamo convinti, nessuno ci riuscirà dopo di te. Ciao Mancio.

19 maggio, 2008

18 maggio, 2008

16!

Inter Campione d'Italia

PARMA - L'Inter vince 2-0 contro il Parma in una gara valida per la 38a e ultima giornata della Serie A Tim 2007-2008 e conquista il sedicesimo scudetto della propria storia.

I padroni di casa indossano la tenuta con maglia bianco-crociata e pantaloncini neri, l'Inter in campo con maglia nerazzurra e pantaloncini bianchi. Roberto Mancini schiera: Julio Cesar tra i pali; difesa a quattro con Maicon, Rivas, Materazzi e Maxwell; Zanetti, Vieira, Stankovic e Cesar a centrocampo; in attacco Cruz e Balotelli.
Le due squadre si affrontano a viso aperto alla ricerca del gol per sbloccare la partita. Al 3' Budan si invola sulla sinistra, Rivas è bravo a recuperare e mettere in fallo laterale. Al 5' Cigarini calcia un corner dalla destra, Maicon libera di testa la propria area e poi resta a terra per aver subito un colpo. All'8' Rivas prova a lanciare Cesar sulla sinistra, palla troppo lung a per il brasiliano. Al 10' Vieira recupera una palla sulla trequarti e apre per Maicon sulla destra, cross del brasiliano e Pavarini allontana coi pugni. Al 13' calcio d'angolo per il Parma dalla sinistra, la palla arriva a Morrone sotto porta, miracolo di Julio Cesar sul tiro a botta sicura del centrocampista gialloblù. Al 19' Balotelli calcia una punizione dalla trequarti sinistra, la difesa del Parma libera. Al 21' Balotelli mette in mezzo dalla sinistra, pavarini blocca a terra. Al 22' bel cross di Cesar dalla sinistra, Stankovic sfiora la palla di testa sotto porta. Al 23' altra punizione di Balotelli dalla trequarti, Maicon cercail colpo di testa in tuffo in area, palla sul fondo. Cigarini calcia una punizione per il Parma dalla destra, Cruz libera di testa la propria area. Inter pericolosa al 29': maicon mette in mezzo dalla destra, l'esterno sinistro di Cesar è di poco alto sulla traversa di Pavarini. nerazzurri pericoli al 31': Maicon, pescato in area sulla destra, prova il tap-in sotto porta, palla alta. Al 38' Balotelli mette in mezzo dalla destra, la difesa del parma libera. Balotelli calcia un corner dalla sinistra al 39': è sul fondo il colpo di testa di Cruz a centro area. Al 43' Stankovic prova il tiro dal limite sinistro dell'area, palla a lato. Al 44' nerazzurri ancora vicini al gol: Balotelli mette in mezzo dalla destra e Pavarini respinge il tocco di Cruz sotto porta. Dopo due minuti di recupero Rocchi fischia la fine del primo tempo.

Nella ripresa Inter subito vicina al gol (2'): Balotelli controlla una palla in area sulla destra e pesca Vieira sotto porta, il francese purtroppo svirgola. AL 4' parravicini prova il tiro da fuori area, palla sul fondo. Al 6' Balotelli calcia un corner per l'Inter dalla destra, la difesa del Parma allontana. All'8' Ibra prova la conclusione dal limite, palla alla destra di Pavarini. All'11' Balotelli cacia una punizione dalla destra, palla direttamente tra le mani di Pavarini. Al 12' Rivas provviden ziale a fermare Budan nel tentativo di entrare in area dalla sinistra. Al 13' Reginaldo si libera di Maxwell sulla destra e mette in mezzo, Rivas è bravo a liberare la propria area. Un minuto dopo (14') Balotelli appoggia una bella palla per Vieira in area, il francese perde l'attimo per il tiro. Al 15' Reginaldo tenta la conclusione da fuori area, palla alta. Ibra prova il tiro da lontanissimo al 16', palla di poco a lato. Inter meritatamente in vantaggio al 17': Ibra controlla una palla in modo splendido sulla trequarti, lo svedese avanza e tira da fuori area, palla in rete. Al 20' gran tiro di Castellini da fuori area, palla alta di poco sulla traversa di Julio Cesar. Sempre al 20' Ibra smarca Balotelli in area sulla destra, il diagonale del nerazzurro è fuori di un soffio probabilmente dopo una deviazione di Pavarini, Rocchi dà rimessa dal fondo. Al 23' Balotelli calcia una punizione dalla destra, è alto il colpo di testa di Ibra a due passi dalla porta in anticipo su Pavarin i. AL 25' Gasbarroni calcia una punizione per il Parma dalla sinistra, la difesa nerazzurra libera. Al 30' Maicon prova il tiro dal limite dell'area avversaria, Pavarini blocca in due tempi. Al 33' Ibra vicino al gol: contropiede portato avanti da Pelé, bellissima palla per lo svedese che avaza e tira solo davanti a Pavarini che fa un miracolo. Al 34' raddoppio Inter: Maicon entra in area dalla destra e mette in mezzo, Ibra al volo dalla parte opposta infila per la seconda volta Pavarini. Al 36' punizione per il Parma dal limite dell'area: calcia Lucarelli, Zanetti ribatte la difesa avversaria. Finale di gara concitato con numerose ammonizioni. Il risultato non cambia piu' fino al triplice fischio del direttore di gara Rocchi, che arriva dopo 4 minuti di recupero. Nerazzurri Campioni d'Italia per il terzo anno consecutivo.

PARMA-INTER 0-2

Marcatori: 17' st e 34' st Ibrahimovic

PARMA: 99 Pavarini; 33 Coly, 28 Paci, 24 Couto, 7 Castellini; 4 Morrone, 55 Parravicin i, 21 Cigarini (19' 9 Lucarelli); 83 Reginaldo (31' st 6 Antonelli), 20 Budan; 18 Gasbarroni
A disposizione: 5 Bucci, 2 Zenoni, 22 Moretti, 15 Martinez, 32 Corradi
All.: Andrea Manzo

INTER: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 24 Rivas, 23 Materazzi, 6 Maxwell; 4 Zanetti, 14 Vieira, 5 Stankovic, 31 Cesar (6' st 8 Ibrahimovic); 9 Cruz, 45 Balotelli (31' st 30 Pelé)
A disposizione: 1 Toldo, 16 Burdisso, 11 Jimenez, 18 Crespo, 29 Suazo
All.: Roberto Mancini

Arbitro: Gianluca Rocchi di Firenze

Ammoniti: Cesar, Vieira, Castellini, Parravicini, Cigarini, Lucarelli, Ibrahimovic.

09 maggio, 2008

I Miei Concerti

06 maggio, 2008

Dixie Square Mall in Harvey, Il

Most of you are familiar with "The Blues Brothers" movie and the famous car chase scene through the mall. What you may not be familiar with is the story behind that. The scene was shot at Dixie Square Mall in Harvey, IL. The mall was built in 1966, expanded a few years later, and closed circa 1979. After the mall closed, director John Landis leased the mall in order to shoot the car chase scenes. Many of the mall's fomer tenants refused to be shown in the movie--Dixie Square had no car dealership, nor a Toys-R-Us, and the "Jewel" was moved to a different location for the shoot.

After filming was done, the mall was boarded up and left to rot ever since. Plans have come and gone for its demolition, etc. So 28 years after the movie, Dixie Square Mall just sits there abandoned. Here is an amazing video in which a film crew and stunt driver re-create the famous scene in the now abandoned mall. Notice how much more gingerly the stunt driver has to drive.

One note of caution though, should you ever want to see this mall. The Harvey Police Department is located on the outlot of Dixie Square Mall and if you attempt to drive into the mall's parking lot, you will likely be stopped by them. You need to get permission from the City of Harvey to be on the property and even that's not likely granted.

17 aprile, 2008

70

Ieri il primo giorno sopra i 70 farenheit, dopo sei-dico-sei mesi.
La gente sembrava impazzita, drogata di felicita'. Mai vista tanta euforia per una cosa del genere.

03 aprile, 2008

Giornata Tipo al Milan

ORE 7.00: Suona il telefono della stanza di Ancelotti. E’ la video-sveglia telefonica, con le immagini a tutto volume di Galliani che esulta dopo un gol del Milan.
ORE 7.12: Ancelotti si riprende dal traumatico risveglio e si veste.
ORE 8.00: Consueta colazione mattutina. Pato e Paloschi vengono accomodati sul seggiolone mentre a Favalli e Serginho vengono restituite le dentiere messe a bagno la notte precedente.
ORE 8.05: Ronaldo avverte una fitta al polso sinistro mentre solleva la tazzina del caffè: il medico sociale fascia l’arto e prescrive una diagnosi di 10-12 giorni.
ORE 9.00: I rossoneri raggiungono il campo di allenamento. Durante il tragitto Dida, colpito da una pigna staccatasi da un albero, stramazza al suolo.
ORE 9.15: Corsetta leggera d’allenamento. Cafù chiede ed ottiene il deambulatore.
ORE 10.00: Gara amichevole contro la squadra amatoriale locale della Virtus Sanfatucchio. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino l’ottantacinquenne portiere di casa è costretto a giocare la gara seduto.
ORE 10.01: Dopo la classica stretta di mano d’inizio gara Ronaldo avverte un forte dolore alla mano destra: il medico sociale fascia l’arto e prescrive una diagnosi di un mese.
ORE 10.02: Al braccio sinistro di Favalli viene applicata una flebo.
ORE 10.03: A bordo campo un ragazzino si lascia sfuggire un aquilone che va a sbattere contro la testa di Dida: il portiere cade a terra esanime.
ORE 11.00: Il primo tempo termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino il portiere locale viene costretto a giocare bendato.
ORE 11.05: Pato, colpito duro da un avversario, esce dal campo imbronciato portandosi via il pallone.
ORE 11.45: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare un mini terzo tempo mentre il portiere locale viene legato ed imbavagliato.
ORE 12.00: Favalli cade a terra privo di sensi.
ORE 12.01: Cafù cade a terra privo di sensi.
ORE 12.02: Serginho cade a terra privo di sensi.
ORE 12.10: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare un mini quarto tempo mentre il portiere locale viene stordito con una scarica elettrica.
ORE 12.25: Inzaghi cade a terra privo di sensi.
ORE 12.26: Emerson cade a terra privo di sensi.
ORE 12.27: Ronaldo cade a terra privo di sensi, rompendosi entrambe le caviglie: il medico sociale fascia entrambi gli arti e prescrive una diagnosi di quattro mesi.
ORE 12.35: La gara termina sul punteggio di 0-0. Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di disputare i calci di rigore mentre il portiere locale viene rapito dall’anonima sequestri.
ORE 12.36: Gilardino sbaglia il primo rigore.
ORE 12.37: Gilardino sbaglia il secondo rigore.
ORE 12.38: Gilardino sbaglia il terzo rigore.
ORE 12.39: Gilardino sbaglia il quarto rigore.
ORE 12.40: Gilardino sbaglia il quinto rigore.
ORE 12.41: Per favorire il ritorno al gol di Gilardino si decide di avanzare il dischetto del rigore di 10 metri.
ORE 12.42: Gilardino segna il sesto e decisivo rigore. Galliani invade il campo e corre ad abbracciare Dida, che si accascia a terra svenuto.
ORE 13.02: Berlusconi telefona ad Ancelotti per segnalare che, più che un albero di Natale, il modulo della squadra sembra un presepe con le belle statuine.
ORE 13.30: Ritorno in albergo per il pranzo. Kaka intervistato da un giornalista nell’atrio dichiara la propria stima per il presidente del Real Madrid Calderon.
ORE 13.35: Il quotidiano locale pubblica un’edizione straordinaria secondo cui Kaka vorrebbe andare al Real Madrid.
ORE 13.40: Le agenzie di stampa internazionali danno per certo il passaggio di Kaka alle merengues.
ORE 13.45: Intervistato dalle TV Spagnole Calderon dichiara che il Brasiliano ha firmato un accordo quinquennale.
ORE 13.50: Berlusconi chiama Kaka e gli aumenta l’ingaggio
ORE 13.55: Kaka dichiara alla stampa: al Milan sto bene, nessun Presidente è come Berlusconi.
ORE 14.35: Gattuso azzanna il maitre che stava fischiettando “pazza inter amala”.
ORE 14.36: Ambrosini solleva uno striscione offensivo nei confronti del maitre “la bottiglia mettila nel c*lo”
ORE 14.37: Il maitre va in cucina ed esegue l’ordine.
ORE 14.38: Il maitre torna in sala e serve da bere al tavolo di Ronaldo.
ORE 14.39: Appena finito di bere Ronaldo avverte dolori lancinanti allo stomaco: il medico sociale applica un’abbondante fasciatura attorno alla vita del giocatore e prescrive una diagnosi di un anno.
ORE 14.45: Finito di pranzare Pirlo rolla una canna.
ORE 15.02: Pato e Paloschi si sfidano alla playstation con “Pro Evolution Soccer 7”.
ORE 15.07: Alla fine del primo tempo scoppia un violento litigio tra i due per via di un fallo non ravvisato dal direttore di gara: Paloschi furioso getta via il joystick che va a sbattere sulla spalla destra di Dida. Il portierone Brasiliano viene condotto urgentemente in sala rianimazione.
ORE 16.00: Sessione di allenamento pomeridiana. Digao e Ba vengono aggregati al gruppo “bocciofili”.
ORE 16.30: Gara amichevole a ranghi misti. Pellegatti si insinua negli spogliatoi per strappare una battuta ai campioni del mondo prima del big-match.
ORE 16.57: Durante la gara Nesta si imbatte in Aubameyang e si ferma per presentarsi.
ORE 18.12: La doccia troppo bollente causa a Ronaldo un violento arrossamento ai glutei: il medico sociale applica un’abbondante fasciatura e prescrive una diagnosi di 4 anni.
ORE 18.15: Spielberg telefona ad Ancelotti chiedendo il permesso di utilizzare il Fenomeno come controfigura nel seguito de “La Mummia”.
ORE 18.35: All’uscita dal campo Kaka, intervistato da un giornalista, dichiara di adorare il clima che si respira al Bernabeu.
ORE 18.40: Il quotidiano locale pubblica un’edizione straordinaria secondo cui Kaka vorrebbe andare al Real Madrid.
ORE 18.45: Le agenzie di stampa internazionali danno per certo il passaggio di Kaka alle merengues.
ORE 18.50: Intervistato dalle TV Spagnole Calderon dichiara che il Brasiliano ha già trovato casa nella capitale Spagnola.
ORE 18.55: Berlusconi chiama Kaka e gli aumenta l’ingaggio.
ORE 19.00: Kaka dichiara alla stampa: al Milan sto bene, nessuno stadio è come San Siro.
ORE 20.30: Dopo cena vengono concesse ai giocatori un paio d’ore di permesso: Pato e Paloschi si dirigono al Luna Park accompagnati da Fiori e Favalli.

ORE 20.45: Un tifoso rossonero saluta Dida dandogli un’amichevole pacca sulla spalla, il portiere fa per rincorrerlo ma dopo pochi passi stramazza a terra in fin di vita: tempestivo l’intervento di Inzaghi che lo rianima attraverso la respirazione bocca a bocca.
ORE 21.00: Pressato dai giornalisti Galliani svela che il nome nuovo dei rossoneri per la stagione successiva sarà Marco Van Basten.
ORE 21.01: Ancelotti si dice seccato per essere stato scaricato anzitempo.
ORE 21.02: Galliani chiarisce che l’Olandese andrà ad infoltire il reparto offensivo.
ORE 21.03: Ancelotti si dichiara soddisfatto di poter contare su un altro grande campione.
ORE 22.30: Paloschi rientra in albergo piangendo perché Favalli si è rifiutato di comprargli lo zucchero filato.
ORE 22.45: Tutti a dormire. Pato viene adagiato nel box, Ronaldo nella cripta.
ORE 01.00: Kaka sveglia l’intero albergo chiedendo soccorso immediato: Pellegatti in mutande e giarrettiera si è infilato nel suo letto implorandolo di rinunciare alla castità.

02 aprile, 2008

31 marzo, 2008

Capello-Giraudo reticenti Giallo a Moggi per minacce - Gazzetta dello Sport

Capello-Giraudo reticenti Giallo a Moggi per minacce - Gazzetta dello Sport

Bella gente, ma non hanno mai torto nelle dichiarazioni alla
stampa. Non esiste una legge che impedisca di rilasciare dichiarazioni
dopo e a margine di un processo, ma ci sono tante cose che non
vanno in Italia... questa non e' una priorita'.

28 marzo, 2008

Inter Juve

E' difficile prendersela con l'allenatore se i tuoi centrocampisti centrali s'infortunano il giorno della partita, se prendi un palo, una traversa, un gol in fuorigioco e un altro su un tuo assist.
Pero'

Hacker viola MacBook Air in due minuti Corriere della Sera

Hacker viola MacBook Air in due minuti Corriere della Sera

E allora non ce la possono piu' menare neanche con quello.
Pero' l'Air l'ho visto ed e' proprio bello a vedersi e toccarsi.

27 marzo, 2008

YouTube IT :: Firefox Add-ons

YouTube IT :: Firefox Add-ons
Una bella estensione per firefox, selezioni la parola e fai la ricerca su Youtube

22 marzo, 2008

Pulp Fiction

Pulp Fiction non e' un film. E' una rappresentazione ancora ingenua e parziale di quello che puo' accadere la' fuori.
Una madre con sindrome di down era segregata ed abusata. Costretta a vivere in unpraticmanete una cella, alla fine e' morta.
In un paesino dell'Illinois, sul bordo del Mississippi.

19 marzo, 2008

17 marzo, 2008

Gorizia

http://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&geocode=&q=Strada+dei+Campi+gorizia+italia&sll=41.950283,-87.645686&sspn=0.007038,0.020084&ie=UTF8&ll=45.910555,13.507454&spn=0.001646,0.005021&t=h&z=18

16 marzo, 2008

Novurgìa

Novurgìa

Io sono suo amico.

Roma, rimonta esaltante In 3' il Milan va al tappeto - Gazzetta dello Sport

Roma, rimonta esaltante In 3' il Milan va al tappeto - Gazzetta dello Sport

Gli inutili hanno perso ancora. E dicono che se giocano cosi' l'accesso alla Champion's non e' un miraggio... mapperfavore

15 marzo, 2008

La Peggiore Esperienza di Viaggio

Passare da Heathrow per raggiungere un'altra destinazione.
Per anni e' stato l'incubo mio e di altri milioni di viaggiatori.
Bagagli persi, trasferiemnti in dedali di corridoi, controlli multipli, irritanti ed inutili pur non uscendo dal terminal (una volta ne ho contati 5!), attese lunghissime ai bus navetta e poi masse e masse di persone in spazi limitati e sporchi.
L'unico motivo per cui ero obbligato ad usare BA era legato al prezzo.

Heathrow Opens New Terminal - New York Times

Ora che hanno il nuovo terminal mi domando se le tariffe subiranno un colpo in su. Certo i servizi se li vorranno far pagare, all'aeroporto.

Han Ragione Loro

14 marzo, 2008

Giallo nell'urna Champions - Gazzetta dello Sport

Giallo nell'urna Champions - Gazzetta dello Sport

Poverini, ce l'hanno tutti con la Roma

ANSA.it - TIBET, DIVERSE PERSONE MORTE IN SCONTRI A LHASA

ANSA.it - TIBET, DIVERSE PERSONE MORTE IN SCONTRI A LHASA

La Cina deve pagare. E' assurdo che la comunita' internazionale non si schieri con i fatti

San Francisco

Sono stato a San Francisco, ecco un breve report.

13 marzo, 2008

Segno di Civilta' o di Ribellione alla Tradizione?

A me sembra che dare la possibilita' di dare il cognome della madre al nascituro sia un segno di civilta'.
In Italia ci si maschera dietro la tradizione, ma ha senso?

In Bocca al Lupo

Me lo devo segnare, da raccontare in una conversazione da 3 minuti.
Pero' come faccio a riportare in inglese???

Mourinho verso l'Inter'Sto imparando l'italiano' - SerieA - Kataweb Sport

Mourinho verso l'Inter'Sto imparando l'italiano' - SerieA - Kataweb Sport

Non ci sono tanti club dove potrebbe andare.

Povero Adriano



Forzato a soffrire in Brazil.

E Vabbe'

Tarallucci e vino tra Mancini e Moratti?

Figo rifiuta il cambio: "Io lì non ci vengo" - LASTAMPA.it

Figo rifiuta il cambio: "Io lì non ci vengo" - LASTAMPA.it


Uff... primedonne.
Be', se ne vanno entrambe.

12 marzo, 2008

11 marzo, 2008

Inter - Liverpool 0:1

Inter - Liverpool 0:1 (a pochi minuti dalla fine).
Prima dell'espulsione di Burdisso giocavamo male. Poi abbiamo smesso di giocare.

08 marzo, 2008

Manhattan pub bans singing 'Danny Boy' -- chicagotribune.com

Manhattan pub bans singing 'Danny Boy' -- chicagotribune.com

"It's depressing. It's not usually sung in Ireland for St. Patrick's Day. Its lyrics were written by an Englishman who never set foot on Irish soil."

Sempre colpa degli inglesi.

07 marzo, 2008

La Formazione

100 Inter: la formazione del secolo
(Giacinto Facchetti)
(AGM-DS) - 06/03/2008 17.41.57 - (AGM-DS) - Milano, 6 marzo - Tanti campioni e fuoriclasse sono passati in maglia nerazzurra. Non e` stato semplice decidere l’11 di sempre ma lo abbiamo fatto, consapevoli di aver escluso nostro malgrado giocatori che hanno costruito i 100 anni di storia del club.

PORTIERE
Walter Zenga.Uno dei simboli dello scudetto dei record del 1988-89 di Trapattoni; 473 presenze in maglia nerazzurra e per tre anni (dal 1989 al 1991) nominato miglior estremo difensore del mondo. Uno scudetto, una Supercoppa italiana e 2 Coppe Uefa nel palmares. Molti altri erano degni di essere in questa squadra: soprattutto Giuliano Sarti, Gianluca Pagliuca e Francesco Toldo.

DIFENSORI
Javier Zanetti. E’ il capitano dell’Inter attuale, il terzo per presenze nella storia. Sulla fascia destra e` un motorino inesauribile e non viene praticamente mai superato dagli avversari. E’ uno dei simboli dello scudetto della passata stagione.

Giuseppe Bergomi. Lo ‘Zio’ e` la bandiera interista per eccellenza: ben 758 presenze, tutte realizzate con la maglia nerazzurra prima sulla fascia destra e poi come centrale. Ha conquistato lo scudetto del 1989 e tre Coppe Uefa.

Armando Picchi. Pilastro della difesa e capitano della ‘Grande Inter, ha vinto tutto quello che c’era da vincere sotto la guida di Helenio Herrera. Il suo palmares parla 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe intercontinentali.

Giacinto Facchetti. E’ stato il terzino piu` forte del mondo negli ‘60 e ’70, uno dei primi a segnare tante reti (75 in carriera) pur giocando in difesa. Simbolo del club di Via Durini, di cui e` diventato prima dirigente e poi presidente. Nella carriera ha vinto 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa Italia.

Tanti ne sono stati esclusi: su tutti Tarcisio Burgnich, Andreas Brehme e Marco Materazzi.


CENTROCAMPISTI
Jair. Dotato di formidabile scatto, di grande tecnica e di un dribbling mortifero, il brasiliano e` stato, tra gli altri, l’autore del gol decisivo nella finale di Coppa Campioni 1965 a San Siro. 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali sono stati il corredo dell’avventura nerazzurra.

Luis Suarez. Il regista della squadra di Herrera, la guida della Grande Inter. Fantastici i suoi lanci lunghi (anche di oltre 50 metri) realizzati con precisione millimetrica per le punte. Tre scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e` il palmares.

Mario Corso. Le punizioni a foglia morta sono ancora oggi ricordate da tutti i tifosi nerazzurri e non. Grazie soprattutto a queste magie e` arrivato quasi a 100 gol (94) con la maglia dell’Inter. Le vittorie: 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali.

Lothar Matthaeus. Solo quattro stagioni con la maglia dell’Inter, che hanno pero` lasciato un segno indelebile nei 100 anni del club di Via Durini. Era la stella della squadra del 1988-89 e segno` la punizione decisiva in Inter-Napoli. Ha vinto uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa.

I grandi esclusi: Lennart ‘Nacka’ Skoglund, Gabriele Oriali e Youri Djorkaeff.

ATTACCANTI
Giuseppe Meazza. E’ stato, molto probabilmente, il miglior attaccante italiano della storia del calcio. Ben 247 reti segnate con la maglia interista, con tre titoli di capocannoniere. Ha vinto due scudetti e una Coppa Italia, senza dimenticare i due titoli mondiali con l’Italia.

Sandro Mazzola. Il simbolo della Grande Inter di Herrera. Il suo gol nella finale di Coppa Campioni del 1965 (3-1 al Real Madrid) e` ancora nella mente di molti tifosi interisti. Ben 116 reti segnate per 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali.

L’attacco e` stato il reparto piu` difficile da decidere: da Ronaldo a Zlatan Ibrahimovic, da Roberto Boninsegna a Christian Vieri, da Karl Heinz Rummenigge ad Alessandro Altobelli, senza dimenticare Valentin Angelillo: tanti i campioni lasciati ‘in panchina’.

ALLENATORE
Helenio Herrera. Basta il nome: e` stato il ‘creatore’ della Grande Inter, l’uomo che ha rivoluzionato il calcio negli anni ’60 conquistando tutto quello che c’era da vincere con la squadra piu` forte del mondo. Le vittorie: 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali.

Anche Mancini sta avendo un posto importantissimo nella storia nerazzurra, ma i trionfi del ‘Mago’ sono al momento irraggiungibili.

Burgnich

100 Inter: Burgnich `Con la Juve il vero derby`
(Tarcisio Burgnich, Inter)
(AGM-DS) - 06/03/2008 17.50.17 - (AGM-DS) - Milano, 6 marzo - Tarcisio Burgnich, colonna dell`Inter di Herrera, non ha dubbi: `Per noi la squadra da battere e` sempre stata la Juve` . Nei dodici anni in cui ha indossato la maglia dell’Inter, dal 1962 al 1974, Tarcisio Burgnich ha vinto tutto: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. L’ex difensore rivive in un’intervista esclusiva a Datasport le indimenticabili emozioni che lo hanno accompagnato nella sua avventura nerazzurra e, in occasione del centenario, rivolge un augurio speciale alla squadra di Roberto Mancini: battere il Liverpool e passare il turno in Champions. Proprio come fece lui 43 anni fa.

Burgnich, qual e` il suo ricordo piu` bello con la maglia nerazzurra?
“Direi la prima vittoria in Coppa dei Campioni a Vienna nel 1964 contro il Real Madrid, perche` e` stato il primo grande trionfo e perche` abbiamo vinto contro giocatori galattici come Di Stefano e Puskas”.

E la partita che ricorda piu` volentieri?
“La semifinale di ritorno con il Liverpool (Coppa dei Campioni 1964-65, ndr) e` stata molto sentita. All’andata avevamo perso 3-1, eravamo stati redarguiti dal presidente attraverso i giornali e ce l`eravamo legata al dito. Quando siamo andati in campo avevamo tanta rabbia ed eravamo sostenuti da un grandissimo pubblico. Ricordo quella serata come nessun’altra: lo stadio era tutto illuminato, c’erano le candele, tutti i tifosi insieme che cercavano di aiutarci. E` stata una grandissima cosa”.

C’e` qualcosa che rende speciale la maglia dell`Inter?
“Il nostro era un gruppo di commilitoni, eravamo sempre in ritiro ma non c`e` mai stato uno screzio, mai un litigio. Eravamo come una vera e propria famiglia. Credo che anche questo abbia contributo a farci ottenere i risultati. Questo e` il mio ricordo dell’Inter: tanta amicizia tra di noi, qualche scherzo e, la cosa piu` bella, mai un atto di ribellione”.

Cosa augura all`Inter per il suo centesimo compleanno?
“Certamente il passaggio del turno in Champions League contro il Liverpool, come tutti gli interisti si aspettano. Non e` facile, ma credo nelle possibilita` di questa squadra che ha le caratteristiche per riuscire nell`impresa”.

Quante possibilita` ci sono?
“Secondo me, giocando in casa, il 60-70 per cento. Ma, ripeto, non sara` semplice perche` il Liverpool e` una squadra corta e che si affida molto al gioco di rimessa”.

Quali sono stati gli interisti piu` forti di sempre?
`Credo che Suarez sia stato il primo. Sapeva gestire la palla e allo stesso tempo la sapeva distribuire. Quando arretrava, lo faceva per rubare la palla a noi difensori e gestirla. Quando ci e` mancato, come a Lisbona (finale di Coppa Campioni 1966-67 persa 2-1 contro il Celtic, ndr), nonostante il vantaggio iniziale di 1-0 abbiamo perso. E poi dico Picchi: era il giocatore che aveva in mano la squadra, sapeva gestire le marcature ed era l`uomo che ci dirigeva in difesa”.

Qual e` il suo undici nerazzurro ideale?
”Ogni epoca ha avuto grandi campioni, alcuni dei quali hanno vinto poco. Non e` detto che con tanti leader a disposizione si riesca sempre a ottenere i risultati. Ci vuole un leader, ma serve anche chi porta il peso. Per questo credo sia troppo difficile fare una formazione ideale”.

E quella di Mancini che Inter e`?
“E` una tra le grandi, ma le manca ancora qualche risultato. Nel 1960, quando e` arrivato il Mago Herrera, l’Inter ha tenuto la testa per anni: abbiamo perso un campionato allo spareggio col Bologna, un altro all`ultima giornata. Insomma, per sei-sette anni siamo sempre rimasti ai vertici. Non so quale altra squadra sia riuscita ad avere questo rendimento, forse solo la Juventus di Trapattoni. Anche in Coppa Campioni siamo andati sempre in finale tranne un anno in cui siamo stati eliminati in semifinale dal Real Madrid. Quella squadra era sempre li`, sapeva il fatto suo”.

Con quale giocatore le sarebbe piaciuto giocare?
“Ce ne sono tanti, difficile dirne uno. Di sicuro tutti vorrebbero avere in squadra un Maradona, un Pele` o un Di Stefano”.

E` piu` bello vincere contro la Juventus o contro il Milan?
“Per noi era la Juventus la squadra da battere. Con il Milan avevamo un rapporto quasi amichevole, tant’e` vero che ci si conosceva e ci si frequentava anche tra giocatori. Non c’era quell`astio che c’e` adesso. Astio che, invece, c`era con la Juventus, che era sempre quella che ci faceva soffrire di piu`. In gergo sportivo era quella la partita piu` cattiva, quella dove davi quel qualcosa in piu`”.

Un giudizio su Massimo Moratti
“Assomiglia un po’ al padre, che forse era solo un pochino piu` severo con i giocatori. Anche se a dire il vero ci aveva ripreso solo un paio di volte: prima in occasione di una sconfitta con l`Atalanta in campionato, poi dopo la famosa sconfitta di Liverpool attraverso i giornali. Per il resto non e` mai intervenuto, anche perche` Herrera non voleva che il presidente venisse davanti a noi a redarguirci: temeva di perdere il carisma che esercitava su di noi”.

Beccalossi, Il Mio Preferito

100 Inter: Beccalossi `Quella notte in nerazzurro`
(Evaristo Beccalossi)
(AGM-DS) - 06/03/2008 17.57.35 - (AGM-DS) - Milano, 6 marzo - Evaristo Beccalossi, bresciano classe 1956, e` stato un simbolo dell’Inter tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 . Un rapporto speciale, quello fra il ‘Becca’ e la ‘Beneamata’, condito nel corso del tempo da incredibili slanci di entusiasmo e da qualche momento di incomprensione, nel pieno rispetto della regola (o del cliche`) della ‘Pazza Inter’. Una storia, quella fra Beccalossi e l’Internazionale, che inizia nel 1978, quando il ventiduenne fantasista arriva a Milano da Brescia e trascorre la prima notte meneghina indossando la casacca nerazzurra. Dopo quel momento, seguono cinque stagioni di militanza, impreziosite dalla conquista di uno scudetto (nel 1979-80, con l’Inter di Bersellini) e di una Coppa Italia (1981-82, sempre con Bersellini in panchina). Nel 1985, arrivano il passaggio alla Sampdoria e la fine del rapporto professionale con l’Inter. Il tifo, comunque, resta immutato e, dopo aver lasciato il calcio, Beccalossi, che sara` ricordato come uno dei piu` grandi numeri dieci della storia interista, si distingue, in qualita` di opinionista televisivo, come difensore (obiettivo) della causa nerazzurra. In occasione del centesimo compleanno del club di via Durini, l’ex fantasista racconta a Datasport il suo amore per l’Inter.

Beccalossi, cosa augura all’Inter per il suo compleanno?
“Tutto il bene possibile, grandi risultati. Negli ultimi anni abbiamo vinto delle cose importanti in Italia, quindi, come regalo massimo mi aspetto la Champions League”.

Che cosa rende speciale la maglia nerazzurra?
“Per chi ha avuto, come me, la fortuna di indossare solo quella a grandi livelli, e` tutto speciale. Mi ricordo il ‘bambino’ Beccalossi che arriva a Milano, a ventidue anni, indossa la maglia dell’Inter e dorme la prima notte con addosso la maglia dell’Inter. Da quel momento, l’affetto che ho ricevuto e` stato tantissimo”.

Qual e` il suo ricordo piu` bello da giocatore con l’Inter, la partita della vita?
“Mah, ci sono tante gare da ricordare, ma la cosa che ricordo piu` volentieri sono le sensazioni, il grande affetto che il popolo nerazzurro ha sempre avuto nei miei riguardi. Entrare in uno stadio come San Siro, dopo che ci sono passati grandissimi campioni, e sentire urlare il tuo nome da settantamila tifosi, penso che sia la cosa piu` gratificante”.

Da interista, e` meglio battere il Milan o la Juventus?
“Tutte e due”.

Qual e` l’undici ideale di sempre, schierandolo con un 3-4-3?
“In porta direi Zenga, in difesa Bergomi e i miti Burgnich e Facchetti, a centrocampo Javier Zanetti, Suarez, Matthaeus e Corso, in attacco Ibrahimovic, Ronaldo e Meazza”.

Da chi la farebbe allenare questa squadra, fra gli allenatori che in questi cento anni hanno portato l’Inter alla vittoria?
“Da Roberto Mancini”.

Nel suo ruolo, quali sono stati i tre interisti migliori di sempre?
“Suarez al primo posto, poi Corso, Matthaeus e Roberto Baggio”.

Come descriverebbe Massimo Moratti?
“Non c’e` descrizione, dico solo che mi sarebbe piaciuto averlo come presidente”.

Dica la verita`: l’Inter adesso vince perche` non c’e` piu` il ‘sistema Moggi’ o perche`, con tutto il rispetto, una cosa e` avere Martins in attacco e un’altra e` avere Ibrahimovic?
“Diciamo che sicuramente ora la squadra e` piu` forte, ma e` anche chiaro che non ci sono piu` certe cose, o almeno ci si augura che non ci siano piu`, e quello e` gia` un dato molto importante. Credo che quello scandalo, comunque, abbia fatto male a tutti, non solo a noi interisti”.

Ma Quando?

Ma quando se ne liberano?

06 marzo, 2008

Giornalismo Sportivo

I servi sono ovunque

Milan Inter

Milan fuori dalla Champions? 12 finali e si può concentrare sul quarto posto" vs "Inter fuori dalla Champions? Fallimento, le resta solo lo scudetto.

12 Finali

E' gia' tremano perche' Nesta ha la bua e non giochera' contro il potentissimo Empoli

“McSame as Bush.”

“McSame as Bush.”

Obama Moves to Sharpen His Critique of Clinton - New York Times

Obama Moves to Sharpen His Critique of Clinton - New York Times

Ma qualcuno mi spieghi come uno stato piatto come l'Ohio e' cosi' importante

04 marzo, 2008

Milan Arsenal 0-2

Che peccato.
Come mi spiace soprattutto per berlusconi.
Almeno ora potranno concentrarsi in campionato e per le immantinenti elezioni.

Si consolino: la Champions possono guardarsela la settimana prossima in tv.

Tranquilli: a Londra potrete ribaltare il 2-0 dell'andata. Uh, già: no.

Servizi


Questo e' un servizio ai servizi!

Onde Ghiacciate





Flessioni





Questo uomo, di circa 70 anni e' il professore di Business Organizations. Ha appena fatto 12 flessioni alla sbarra, quelle dove ci si tira su fino al mento.

Ha sfidato per beneficenza gli studenti della Loyola. Chiunque avesse fatto piu' flessioni di lui, avrebbe donato 5 dollari per ogni flessione. Pari o uguale, 1 dollaro a flessione.
Io ne ho fatte solo 7 e non sono neanche stato tra i peggiori.

feedthepig.org





Questo all'ingresso del centro commerciale piu' famoso di Chicago.
Nessuno ci fa caso, nessuno si domanda nulla...

Best view




Bella vista di Chicago, peccato per il mio polso tremolante.

01 marzo, 2008

Un Regalo


Volevo fare un regalo.
7500EUR...

24 febbraio, 2008

20 febbraio, 2008

Apple Laptop


Il nuovo laptop della Apple
Molto bello, leggerissimo, viene subito da prenderlo in mano per soppesarlo.
Una sola porta USB, niente DVD/CD reader... mah.
Mi sembra ottimo per quelli che passano il pomeriggio da Starbucks.

14 febbraio, 2008

10 febbraio, 2008

Soda


Noto solo ora quanto liquido e quanto ghiaccio ci stanno in una bibita da fast food.

04 febbraio, 2008

28 gennaio, 2008

14 gennaio, 2008

06 gennaio, 2008

Taxi in NY





Cose utili (?)