blog di fabchi.

31 marzo, 2008

Capello-Giraudo reticenti Giallo a Moggi per minacce - Gazzetta dello Sport

Capello-Giraudo reticenti Giallo a Moggi per minacce - Gazzetta dello Sport

Bella gente, ma non hanno mai torto nelle dichiarazioni alla
stampa. Non esiste una legge che impedisca di rilasciare dichiarazioni
dopo e a margine di un processo, ma ci sono tante cose che non
vanno in Italia... questa non e' una priorita'.

28 marzo, 2008

Inter Juve

E' difficile prendersela con l'allenatore se i tuoi centrocampisti centrali s'infortunano il giorno della partita, se prendi un palo, una traversa, un gol in fuorigioco e un altro su un tuo assist.
Pero'

Hacker viola MacBook Air in due minuti Corriere della Sera

Hacker viola MacBook Air in due minuti Corriere della Sera

E allora non ce la possono piu' menare neanche con quello.
Pero' l'Air l'ho visto ed e' proprio bello a vedersi e toccarsi.

27 marzo, 2008

YouTube IT :: Firefox Add-ons

YouTube IT :: Firefox Add-ons
Una bella estensione per firefox, selezioni la parola e fai la ricerca su Youtube

22 marzo, 2008

Pulp Fiction

Pulp Fiction non e' un film. E' una rappresentazione ancora ingenua e parziale di quello che puo' accadere la' fuori.
Una madre con sindrome di down era segregata ed abusata. Costretta a vivere in unpraticmanete una cella, alla fine e' morta.
In un paesino dell'Illinois, sul bordo del Mississippi.

19 marzo, 2008

17 marzo, 2008

Gorizia

http://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&geocode=&q=Strada+dei+Campi+gorizia+italia&sll=41.950283,-87.645686&sspn=0.007038,0.020084&ie=UTF8&ll=45.910555,13.507454&spn=0.001646,0.005021&t=h&z=18

16 marzo, 2008

Novurgìa

Novurgìa

Io sono suo amico.

Roma, rimonta esaltante In 3' il Milan va al tappeto - Gazzetta dello Sport

Roma, rimonta esaltante In 3' il Milan va al tappeto - Gazzetta dello Sport

Gli inutili hanno perso ancora. E dicono che se giocano cosi' l'accesso alla Champion's non e' un miraggio... mapperfavore

15 marzo, 2008

La Peggiore Esperienza di Viaggio

Passare da Heathrow per raggiungere un'altra destinazione.
Per anni e' stato l'incubo mio e di altri milioni di viaggiatori.
Bagagli persi, trasferiemnti in dedali di corridoi, controlli multipli, irritanti ed inutili pur non uscendo dal terminal (una volta ne ho contati 5!), attese lunghissime ai bus navetta e poi masse e masse di persone in spazi limitati e sporchi.
L'unico motivo per cui ero obbligato ad usare BA era legato al prezzo.

Heathrow Opens New Terminal - New York Times

Ora che hanno il nuovo terminal mi domando se le tariffe subiranno un colpo in su. Certo i servizi se li vorranno far pagare, all'aeroporto.

Han Ragione Loro

14 marzo, 2008

Giallo nell'urna Champions - Gazzetta dello Sport

Giallo nell'urna Champions - Gazzetta dello Sport

Poverini, ce l'hanno tutti con la Roma

ANSA.it - TIBET, DIVERSE PERSONE MORTE IN SCONTRI A LHASA

ANSA.it - TIBET, DIVERSE PERSONE MORTE IN SCONTRI A LHASA

La Cina deve pagare. E' assurdo che la comunita' internazionale non si schieri con i fatti

San Francisco

Sono stato a San Francisco, ecco un breve report.

13 marzo, 2008

Segno di Civilta' o di Ribellione alla Tradizione?

A me sembra che dare la possibilita' di dare il cognome della madre al nascituro sia un segno di civilta'.
In Italia ci si maschera dietro la tradizione, ma ha senso?

In Bocca al Lupo

Me lo devo segnare, da raccontare in una conversazione da 3 minuti.
Pero' come faccio a riportare in inglese???

Mourinho verso l'Inter'Sto imparando l'italiano' - SerieA - Kataweb Sport

Mourinho verso l'Inter'Sto imparando l'italiano' - SerieA - Kataweb Sport

Non ci sono tanti club dove potrebbe andare.

Povero Adriano



Forzato a soffrire in Brazil.

E Vabbe'

Tarallucci e vino tra Mancini e Moratti?

Figo rifiuta il cambio: "Io lì non ci vengo" - LASTAMPA.it

Figo rifiuta il cambio: "Io lì non ci vengo" - LASTAMPA.it


Uff... primedonne.
Be', se ne vanno entrambe.

12 marzo, 2008

11 marzo, 2008

Inter - Liverpool 0:1

Inter - Liverpool 0:1 (a pochi minuti dalla fine).
Prima dell'espulsione di Burdisso giocavamo male. Poi abbiamo smesso di giocare.

08 marzo, 2008

Manhattan pub bans singing 'Danny Boy' -- chicagotribune.com

Manhattan pub bans singing 'Danny Boy' -- chicagotribune.com

"It's depressing. It's not usually sung in Ireland for St. Patrick's Day. Its lyrics were written by an Englishman who never set foot on Irish soil."

Sempre colpa degli inglesi.

07 marzo, 2008

La Formazione

100 Inter: la formazione del secolo
(Giacinto Facchetti)
(AGM-DS) - 06/03/2008 17.41.57 - (AGM-DS) - Milano, 6 marzo - Tanti campioni e fuoriclasse sono passati in maglia nerazzurra. Non e` stato semplice decidere l’11 di sempre ma lo abbiamo fatto, consapevoli di aver escluso nostro malgrado giocatori che hanno costruito i 100 anni di storia del club.

PORTIERE
Walter Zenga.Uno dei simboli dello scudetto dei record del 1988-89 di Trapattoni; 473 presenze in maglia nerazzurra e per tre anni (dal 1989 al 1991) nominato miglior estremo difensore del mondo. Uno scudetto, una Supercoppa italiana e 2 Coppe Uefa nel palmares. Molti altri erano degni di essere in questa squadra: soprattutto Giuliano Sarti, Gianluca Pagliuca e Francesco Toldo.

DIFENSORI
Javier Zanetti. E’ il capitano dell’Inter attuale, il terzo per presenze nella storia. Sulla fascia destra e` un motorino inesauribile e non viene praticamente mai superato dagli avversari. E’ uno dei simboli dello scudetto della passata stagione.

Giuseppe Bergomi. Lo ‘Zio’ e` la bandiera interista per eccellenza: ben 758 presenze, tutte realizzate con la maglia nerazzurra prima sulla fascia destra e poi come centrale. Ha conquistato lo scudetto del 1989 e tre Coppe Uefa.

Armando Picchi. Pilastro della difesa e capitano della ‘Grande Inter, ha vinto tutto quello che c’era da vincere sotto la guida di Helenio Herrera. Il suo palmares parla 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe intercontinentali.

Giacinto Facchetti. E’ stato il terzino piu` forte del mondo negli ‘60 e ’70, uno dei primi a segnare tante reti (75 in carriera) pur giocando in difesa. Simbolo del club di Via Durini, di cui e` diventato prima dirigente e poi presidente. Nella carriera ha vinto 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa Italia.

Tanti ne sono stati esclusi: su tutti Tarcisio Burgnich, Andreas Brehme e Marco Materazzi.


CENTROCAMPISTI
Jair. Dotato di formidabile scatto, di grande tecnica e di un dribbling mortifero, il brasiliano e` stato, tra gli altri, l’autore del gol decisivo nella finale di Coppa Campioni 1965 a San Siro. 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali sono stati il corredo dell’avventura nerazzurra.

Luis Suarez. Il regista della squadra di Herrera, la guida della Grande Inter. Fantastici i suoi lanci lunghi (anche di oltre 50 metri) realizzati con precisione millimetrica per le punte. Tre scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e` il palmares.

Mario Corso. Le punizioni a foglia morta sono ancora oggi ricordate da tutti i tifosi nerazzurri e non. Grazie soprattutto a queste magie e` arrivato quasi a 100 gol (94) con la maglia dell’Inter. Le vittorie: 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali.

Lothar Matthaeus. Solo quattro stagioni con la maglia dell’Inter, che hanno pero` lasciato un segno indelebile nei 100 anni del club di Via Durini. Era la stella della squadra del 1988-89 e segno` la punizione decisiva in Inter-Napoli. Ha vinto uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa.

I grandi esclusi: Lennart ‘Nacka’ Skoglund, Gabriele Oriali e Youri Djorkaeff.

ATTACCANTI
Giuseppe Meazza. E’ stato, molto probabilmente, il miglior attaccante italiano della storia del calcio. Ben 247 reti segnate con la maglia interista, con tre titoli di capocannoniere. Ha vinto due scudetti e una Coppa Italia, senza dimenticare i due titoli mondiali con l’Italia.

Sandro Mazzola. Il simbolo della Grande Inter di Herrera. Il suo gol nella finale di Coppa Campioni del 1965 (3-1 al Real Madrid) e` ancora nella mente di molti tifosi interisti. Ben 116 reti segnate per 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali.

L’attacco e` stato il reparto piu` difficile da decidere: da Ronaldo a Zlatan Ibrahimovic, da Roberto Boninsegna a Christian Vieri, da Karl Heinz Rummenigge ad Alessandro Altobelli, senza dimenticare Valentin Angelillo: tanti i campioni lasciati ‘in panchina’.

ALLENATORE
Helenio Herrera. Basta il nome: e` stato il ‘creatore’ della Grande Inter, l’uomo che ha rivoluzionato il calcio negli anni ’60 conquistando tutto quello che c’era da vincere con la squadra piu` forte del mondo. Le vittorie: 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali.

Anche Mancini sta avendo un posto importantissimo nella storia nerazzurra, ma i trionfi del ‘Mago’ sono al momento irraggiungibili.

Burgnich

100 Inter: Burgnich `Con la Juve il vero derby`
(Tarcisio Burgnich, Inter)
(AGM-DS) - 06/03/2008 17.50.17 - (AGM-DS) - Milano, 6 marzo - Tarcisio Burgnich, colonna dell`Inter di Herrera, non ha dubbi: `Per noi la squadra da battere e` sempre stata la Juve` . Nei dodici anni in cui ha indossato la maglia dell’Inter, dal 1962 al 1974, Tarcisio Burgnich ha vinto tutto: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. L’ex difensore rivive in un’intervista esclusiva a Datasport le indimenticabili emozioni che lo hanno accompagnato nella sua avventura nerazzurra e, in occasione del centenario, rivolge un augurio speciale alla squadra di Roberto Mancini: battere il Liverpool e passare il turno in Champions. Proprio come fece lui 43 anni fa.

Burgnich, qual e` il suo ricordo piu` bello con la maglia nerazzurra?
“Direi la prima vittoria in Coppa dei Campioni a Vienna nel 1964 contro il Real Madrid, perche` e` stato il primo grande trionfo e perche` abbiamo vinto contro giocatori galattici come Di Stefano e Puskas”.

E la partita che ricorda piu` volentieri?
“La semifinale di ritorno con il Liverpool (Coppa dei Campioni 1964-65, ndr) e` stata molto sentita. All’andata avevamo perso 3-1, eravamo stati redarguiti dal presidente attraverso i giornali e ce l`eravamo legata al dito. Quando siamo andati in campo avevamo tanta rabbia ed eravamo sostenuti da un grandissimo pubblico. Ricordo quella serata come nessun’altra: lo stadio era tutto illuminato, c’erano le candele, tutti i tifosi insieme che cercavano di aiutarci. E` stata una grandissima cosa”.

C’e` qualcosa che rende speciale la maglia dell`Inter?
“Il nostro era un gruppo di commilitoni, eravamo sempre in ritiro ma non c`e` mai stato uno screzio, mai un litigio. Eravamo come una vera e propria famiglia. Credo che anche questo abbia contributo a farci ottenere i risultati. Questo e` il mio ricordo dell’Inter: tanta amicizia tra di noi, qualche scherzo e, la cosa piu` bella, mai un atto di ribellione”.

Cosa augura all`Inter per il suo centesimo compleanno?
“Certamente il passaggio del turno in Champions League contro il Liverpool, come tutti gli interisti si aspettano. Non e` facile, ma credo nelle possibilita` di questa squadra che ha le caratteristiche per riuscire nell`impresa”.

Quante possibilita` ci sono?
“Secondo me, giocando in casa, il 60-70 per cento. Ma, ripeto, non sara` semplice perche` il Liverpool e` una squadra corta e che si affida molto al gioco di rimessa”.

Quali sono stati gli interisti piu` forti di sempre?
`Credo che Suarez sia stato il primo. Sapeva gestire la palla e allo stesso tempo la sapeva distribuire. Quando arretrava, lo faceva per rubare la palla a noi difensori e gestirla. Quando ci e` mancato, come a Lisbona (finale di Coppa Campioni 1966-67 persa 2-1 contro il Celtic, ndr), nonostante il vantaggio iniziale di 1-0 abbiamo perso. E poi dico Picchi: era il giocatore che aveva in mano la squadra, sapeva gestire le marcature ed era l`uomo che ci dirigeva in difesa”.

Qual e` il suo undici nerazzurro ideale?
”Ogni epoca ha avuto grandi campioni, alcuni dei quali hanno vinto poco. Non e` detto che con tanti leader a disposizione si riesca sempre a ottenere i risultati. Ci vuole un leader, ma serve anche chi porta il peso. Per questo credo sia troppo difficile fare una formazione ideale”.

E quella di Mancini che Inter e`?
“E` una tra le grandi, ma le manca ancora qualche risultato. Nel 1960, quando e` arrivato il Mago Herrera, l’Inter ha tenuto la testa per anni: abbiamo perso un campionato allo spareggio col Bologna, un altro all`ultima giornata. Insomma, per sei-sette anni siamo sempre rimasti ai vertici. Non so quale altra squadra sia riuscita ad avere questo rendimento, forse solo la Juventus di Trapattoni. Anche in Coppa Campioni siamo andati sempre in finale tranne un anno in cui siamo stati eliminati in semifinale dal Real Madrid. Quella squadra era sempre li`, sapeva il fatto suo”.

Con quale giocatore le sarebbe piaciuto giocare?
“Ce ne sono tanti, difficile dirne uno. Di sicuro tutti vorrebbero avere in squadra un Maradona, un Pele` o un Di Stefano”.

E` piu` bello vincere contro la Juventus o contro il Milan?
“Per noi era la Juventus la squadra da battere. Con il Milan avevamo un rapporto quasi amichevole, tant’e` vero che ci si conosceva e ci si frequentava anche tra giocatori. Non c’era quell`astio che c’e` adesso. Astio che, invece, c`era con la Juventus, che era sempre quella che ci faceva soffrire di piu`. In gergo sportivo era quella la partita piu` cattiva, quella dove davi quel qualcosa in piu`”.

Un giudizio su Massimo Moratti
“Assomiglia un po’ al padre, che forse era solo un pochino piu` severo con i giocatori. Anche se a dire il vero ci aveva ripreso solo un paio di volte: prima in occasione di una sconfitta con l`Atalanta in campionato, poi dopo la famosa sconfitta di Liverpool attraverso i giornali. Per il resto non e` mai intervenuto, anche perche` Herrera non voleva che il presidente venisse davanti a noi a redarguirci: temeva di perdere il carisma che esercitava su di noi”.

Beccalossi, Il Mio Preferito

100 Inter: Beccalossi `Quella notte in nerazzurro`
(Evaristo Beccalossi)
(AGM-DS) - 06/03/2008 17.57.35 - (AGM-DS) - Milano, 6 marzo - Evaristo Beccalossi, bresciano classe 1956, e` stato un simbolo dell’Inter tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 . Un rapporto speciale, quello fra il ‘Becca’ e la ‘Beneamata’, condito nel corso del tempo da incredibili slanci di entusiasmo e da qualche momento di incomprensione, nel pieno rispetto della regola (o del cliche`) della ‘Pazza Inter’. Una storia, quella fra Beccalossi e l’Internazionale, che inizia nel 1978, quando il ventiduenne fantasista arriva a Milano da Brescia e trascorre la prima notte meneghina indossando la casacca nerazzurra. Dopo quel momento, seguono cinque stagioni di militanza, impreziosite dalla conquista di uno scudetto (nel 1979-80, con l’Inter di Bersellini) e di una Coppa Italia (1981-82, sempre con Bersellini in panchina). Nel 1985, arrivano il passaggio alla Sampdoria e la fine del rapporto professionale con l’Inter. Il tifo, comunque, resta immutato e, dopo aver lasciato il calcio, Beccalossi, che sara` ricordato come uno dei piu` grandi numeri dieci della storia interista, si distingue, in qualita` di opinionista televisivo, come difensore (obiettivo) della causa nerazzurra. In occasione del centesimo compleanno del club di via Durini, l’ex fantasista racconta a Datasport il suo amore per l’Inter.

Beccalossi, cosa augura all’Inter per il suo compleanno?
“Tutto il bene possibile, grandi risultati. Negli ultimi anni abbiamo vinto delle cose importanti in Italia, quindi, come regalo massimo mi aspetto la Champions League”.

Che cosa rende speciale la maglia nerazzurra?
“Per chi ha avuto, come me, la fortuna di indossare solo quella a grandi livelli, e` tutto speciale. Mi ricordo il ‘bambino’ Beccalossi che arriva a Milano, a ventidue anni, indossa la maglia dell’Inter e dorme la prima notte con addosso la maglia dell’Inter. Da quel momento, l’affetto che ho ricevuto e` stato tantissimo”.

Qual e` il suo ricordo piu` bello da giocatore con l’Inter, la partita della vita?
“Mah, ci sono tante gare da ricordare, ma la cosa che ricordo piu` volentieri sono le sensazioni, il grande affetto che il popolo nerazzurro ha sempre avuto nei miei riguardi. Entrare in uno stadio come San Siro, dopo che ci sono passati grandissimi campioni, e sentire urlare il tuo nome da settantamila tifosi, penso che sia la cosa piu` gratificante”.

Da interista, e` meglio battere il Milan o la Juventus?
“Tutte e due”.

Qual e` l’undici ideale di sempre, schierandolo con un 3-4-3?
“In porta direi Zenga, in difesa Bergomi e i miti Burgnich e Facchetti, a centrocampo Javier Zanetti, Suarez, Matthaeus e Corso, in attacco Ibrahimovic, Ronaldo e Meazza”.

Da chi la farebbe allenare questa squadra, fra gli allenatori che in questi cento anni hanno portato l’Inter alla vittoria?
“Da Roberto Mancini”.

Nel suo ruolo, quali sono stati i tre interisti migliori di sempre?
“Suarez al primo posto, poi Corso, Matthaeus e Roberto Baggio”.

Come descriverebbe Massimo Moratti?
“Non c’e` descrizione, dico solo che mi sarebbe piaciuto averlo come presidente”.

Dica la verita`: l’Inter adesso vince perche` non c’e` piu` il ‘sistema Moggi’ o perche`, con tutto il rispetto, una cosa e` avere Martins in attacco e un’altra e` avere Ibrahimovic?
“Diciamo che sicuramente ora la squadra e` piu` forte, ma e` anche chiaro che non ci sono piu` certe cose, o almeno ci si augura che non ci siano piu`, e quello e` gia` un dato molto importante. Credo che quello scandalo, comunque, abbia fatto male a tutti, non solo a noi interisti”.

Ma Quando?

Ma quando se ne liberano?

06 marzo, 2008

Giornalismo Sportivo

I servi sono ovunque

Milan Inter

Milan fuori dalla Champions? 12 finali e si può concentrare sul quarto posto" vs "Inter fuori dalla Champions? Fallimento, le resta solo lo scudetto.

12 Finali

E' gia' tremano perche' Nesta ha la bua e non giochera' contro il potentissimo Empoli

“McSame as Bush.”

“McSame as Bush.”

Obama Moves to Sharpen His Critique of Clinton - New York Times

Obama Moves to Sharpen His Critique of Clinton - New York Times

Ma qualcuno mi spieghi come uno stato piatto come l'Ohio e' cosi' importante

04 marzo, 2008

Milan Arsenal 0-2

Che peccato.
Come mi spiace soprattutto per berlusconi.
Almeno ora potranno concentrarsi in campionato e per le immantinenti elezioni.

Si consolino: la Champions possono guardarsela la settimana prossima in tv.

Tranquilli: a Londra potrete ribaltare il 2-0 dell'andata. Uh, già: no.

Servizi


Questo e' un servizio ai servizi!

Onde Ghiacciate





Flessioni





Questo uomo, di circa 70 anni e' il professore di Business Organizations. Ha appena fatto 12 flessioni alla sbarra, quelle dove ci si tira su fino al mento.

Ha sfidato per beneficenza gli studenti della Loyola. Chiunque avesse fatto piu' flessioni di lui, avrebbe donato 5 dollari per ogni flessione. Pari o uguale, 1 dollaro a flessione.
Io ne ho fatte solo 7 e non sono neanche stato tra i peggiori.

feedthepig.org





Questo all'ingresso del centro commerciale piu' famoso di Chicago.
Nessuno ci fa caso, nessuno si domanda nulla...

Best view




Bella vista di Chicago, peccato per il mio polso tremolante.

01 marzo, 2008

Un Regalo


Volevo fare un regalo.
7500EUR...